COME FAR CRESCERE UN BRAND CON LE PR

Come far conoscere il tuo Brand con le PR.
Hai poco budget da investire nella pubblicità ma vuoi far conoscere ugualmente il tuo prodotto ad una platea ampia di consumatori? Vuoi che il tuo Brand sia sulla bocca di tutti e che venga richiesto dai consumatori attraverso il passaparola e la crescita organica?

COME ORGANIZZARE UN CONCORSO A PREMIO

Le PR sono attività di marketing fatte da una fonte esterna giudicata autorevole, che promuovono la nostra azienda e il suo brand positioning. Alcune attività di pubbliche relazioni possono essere gli articoli di giornale, le interviste, la promozione di un libro, l’organizzazione di un evento e molte altre.
Vedremo in questo post come far lavorare le PR al servizio della tua attività…

LE TRE DIVERSE FORME DI PUBBLICITA’ e PROMOZIONE

Ci sono 3 principali forme di pubblicità per il tuo brand.
La pubblicità tradizionale, il marketing a risposta diretta e le PR, ovvero le pubbliche relazioni, argomento di questo post. Non c’è una tipologia migliore dell’altra, dipende tutto dallo stadio di sviluppo della tua azienda, dal budget che hai a disposizione e dal tempo che puoi permetterti di attendere prima di vedere i primi risultati.

1) PUBBLICITA’ TRADIZIONALE

Per pubblicità tradizionale intendo tutte le forme di comunicazioni utilizzate principalmente dalle grandi aziende. Parlo di spot televisivi, inserzioni radiofoniche, pagine di giornale, affissioni con manifesti 6×3 nelle principali città italiane, solo per fare qualche esempio.
Considerati i grandi investimenti necessari per accedere a queste forme pubblicitarie, sono ad appannaggio solo delle grandi aziende che possono permettersi investimenti importanti. La loro funzione è principalmente di far crescere la brand awareness del marchio e ribadire la leadership e il posizionamento in un settore.
Essendo una comunicazione di massa, non ha la possibilità di targetizzare nel dettaglio i consumatori, se non scegliendo le trasmissioni o i giornali che dovrebbero essere più vicini al nostro cliente ideale (buyer persona).
Inoltre non permette la misurabilità dei risultati, infatti non sapremo mai con certezza quanto hanno effettivamente performato le nostre pubblicità e quale ritorno avremmo avuto.

2) MARKETING A RISPOSTA DIRETTA

Marketing a risposta diretta è quella più adatta alle piccole e micro imprese che hanno la necessità di conoscere l’effettivo ritorno dell’investimento pubblicitario, ovvero sapere quanti euro sono stati fatturati per ogni euro investito.
Il loro grande vantaggio è che sono misurabili e che permettono di selezionale con maggiore focus il pubblico al quale sono rivolte le iniziative.
Pensiamo agli annunci Facebook per intercettare la domanda latente o quelli su Google per coinvolgere la domanda consapevole. Grazie all’utilizzo di alcuni “trucchi” tecnici, come la creazione di link brevi tacciabili o degli UTM parametres, sapremo con esattezza tutte le fonti che hanno portato traffico e vendite al nostro sito.
Ma anche alcune attività più tradizionali come uno spot sulla radio locale, dei volantini e dei manifesti possono essere resi tracciabili grazie all’inserimento di un codice sconto o di un numero di telefono dedicato.
Attraverso il marketing a risposta diretta potremo non solo ribadire il nostro posizionamento ma invitare anche chiaramente all’acquisto il potenziale prospect inserendo una Call to Action.

3) PR, OVVERO LA NON PUBBLICITA’

E veniamo ora al cuore di questo video, ovvero le pubbliche relazioni.
Le PR sono una forma di marketing indiretto, la comunicazione non viene direttamente dall’azienda ma da una fonte esterna, considerata indipendente e autorevole.
E’ quindi una comunicazione nascosta, non si vede perché non è considerata una vera pubblicità e passa i varchi di controllo della nostra mente conscia. Inoltre è più facile che sia oggetto di passaparola tra i potenziali clienti, infatti siamo più propensi a riportare ad un amico una novità appena scoperta in un articolo che non una pubblicità vista alla televisione.
La pubblicità diventa quindi notizia. Le possibilità attività di PR sono:
– Interviste al fondatore dell’azienda nella veste di esperto di settore;
– Articolo di giornale su qualche novità tecnologica;
– Uscita di un libro che accende interesse sulla nostra categoria e sulla nostra azienda;
– Notizia passata in TV;
– Organizzazione di un Evento per lanciare un nuovo prodotto;
– E tutte le forme di comunicazione che possono far parlare di noi e rendere notiziabile la nostra attività.

Mai come in questo caso la fantasia e le novità sono apprezzate.

Le PR hanno un grande vantaggio, sono gratuite.In realtà non è proprio così, sono meno costose delle altre forme di pubblicità ma più il nostro brand è sconosciuto, e più probabilmente dovremo pagare una tariffa per far uscire degli articoli che parlano di noi. Inoltre potremmo aver bisogno di un consulente o un’agenzia che si occupi di contattare i giornalisti e sfruttare il loro network di conoscenze.
Oppure dovremo organizzare un evento che faccia parlare di noi ma anche questa attività non sarà a costo zero.

Pensiamo ad un’azienda come RedBull cresciuta proprio con le PR. Ha scelto di sponsorizzare atleti estremi che hanno compiuto imprese fuori dal comune e di cui hanno parlato spontaneamente tutte le testate giornalistiche. Pensiamo al volo aereo dentro due gallerie autostradali, alle gare di tuffi da altezza proibitive o ai voli con tuta planare sui pendii rocciosi di montagna. Tutte iniziative che hanno un costo di sponsorizzazione significativo ma che hanno generato a RedBull un’impressionante attività di stampa e pubbliche relazioni e che, di fatto, hanno decretato il successo del brand. Un’iniziativa simile era stata implementata con successo già una ventina di anni fa dal brand di orologi italiano Sector No Limits, anche quello un caso di grande insegnamento.

Le PR hanno anche una naturale propensione a generare controversia. Se facciamo uscire un prodotto innovativo e lo mettiamo in contrasto con gli altri già esistenti, attireremo la reazione degli altri concorrenti. La controversia potrebbe essere un fattore positivo, visto che la polemica porterà ad allargare la copertura giornalistica e far uscire nuovi articoli sul nostro brand. Attenzione solo a non abusarne creando polemiche senza un vero fondamento e che possano quindi ritorcersi contro.

L’unico vero aspetto negativo delle PR è che sono lente nel produrre risultati.
Sono paragonabili alla SEO, occorre seminare parecchio prima di ottenere dei reali benefici e non sempre un’azienda ha tutto questo tempo per aspettare, per questo la soluzione potrebbe essere di integrare inizialmente le attività di PR con quelle di pubblicitarie.

LA STRUTTURA PER GENERARE PR

Quando progetti la tua campagna PR, o imposti un comunicato stampa, tieni sempre in considerazione questi 3 aspetti che devono essere sempre presenti:
– STORIA, La tua azienda deve avere una storia da raccontare.
Ho fatto un video dedicato all’importanza dello storytelling che ti allego qui in alto.
La storia oltrepassa le barriere erette dalle persone nei confronti della pubblicità e veicola il tuo messaggio.
– IDEA DIFFERENZIANTE, specifica per quale motivo il tuo prodotto è migliore di tutti gli altri già presenti sul mercato e quali benefici otterrà il cliente comprandolo.
– RIFERIMENTO, cerca di diventare il riferimento del mercato per la tua categoria.
Pubblica un libro, cerca di essere intervistato come esperto, organizza un congresso sul tuo tema di riferimento, crea una ricerca di mercato con dati del settore e qualunque altra attività ti facciano emergere come la persona più qualificata del settore.

PRODUCT PLACEMENT

Un altro interessante modo per genere pubbliche relazioni è l’utilizzo di content creator per inserire i nostri prodotti nei loro contenuti. Sto parlando soprattutto di YouTuber che hanno un grosso seguito.
Questa attività, chiamata Product Placement, utilizzata massicciamente nella televisione e nel cinema, può essere declinata per le piccole aziende sui canali YouTube. Non si può definire una vera attività di PR ma il fatto che una fonte autorevole terza ed estranea alla nostra azienda, citi il nostro prodotto o servizio e affermi di usarlo con soddisfazione, contribuisce a creare fiducia e notorietà al brand.

RAPPORTO PR e SOCIAL MEDIA

Spesso mi viene richiesto… posso considerare il mio blog e il canale YouTube come una fonte autorevole?
SI e No. Con i social media creiamo canali propri di comunicazione come se fossimo dei veri editori di contenuti.
Non hanno la stessa autorevolezza di una fonte esterna conosciuta ma sono comunque meglio di qualunque forma pubblicitaria. In fondo non stiamo cercando di vendere, stiamo solo fornendo informazioni gratuite che il potenziale cliente può utilizzare. Una presenza massiccia nella rete di nostri contenuti può comunque contribuire a creare la nostra reputazione di brand o a presentarci con un esperto del settore. Inoltre un contenuto può essere condiviso aumentando l’effetto virale e sarà più facile che un giornalista incappi in un nostro contenuto e ci contatti per un’intervista.

TIP DI OGGI

Nel migliore dei mercati possibili
Le PR creano il Brand e la pubblicità tradizionale lo consolida.
Poi ogni caso aziendale è diverso da un altro e potrebbe essere necessario attivare fin da subito campagne pubblicitarie a sostegno del brand in attesa che le nostre attività di PR si consolidino e portino i risultati auspicati.

TI LASCIO LANCIANDOTI ANCHE UNA PROVOCAZIONE…

Questo tipo di attività possono essere fatte solo da grandi aziende. Io che ho, ad esempio, un business locale non posso fare PR. Sbagliato. Chiunque potenzialmente può fare attività di Pubbliche Relazioni, a meno che non vendiate commodities. Anzi, a livello locale, potrebbe essere anche più facile emergere con la giusta strategia.
Scrivimi nei commenti che tipo di attività hai…

DOWNLOAD
E visto che mi hai seguito fino a qui ti lascio in descrizione il link per ricevere il foglio excel di lavoro con la strategia di scaling del tuo influencer marketing. Ci è costato parecchio in termini di prove ed errori, spero che lo apprezzerai.
https://4contest.it/influencer

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E ricordati… È vero che le vie del marketing sono infinite ma solo lo studio e l’esperienza ti faranno imboccare la più veloce e profittevole

Gianluca Testa
Marketing Consultant
Founder 4incentive.it, 4contest.it, MemoBrand.it

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