IL BUSINESS PLAN NON SERVE A NULLA!!!

Si, hai capito bene.
Tutti ti hanno detto che la prima cosa che devi fare quando crei un nuovo progetto aziendale è quello di redarre un dettagliato business plan ricco di dati e proiezioni. Io invece ti dico che è un inutile perdita di tempo.

COME ORGANIZZARE UN CONCORSO A PREMIO

Hai avuto un’idea e sei sicuro che funzionerà. L’adrenalina sale, sei sicuro che questa sarà la volta buona.
Inizi a mettere su carta i primi numeri e non ci vuole molto a vederti ricco sfondato. Bene, ora puoi svegliarti dalla trance e leggere questo post, ti sarà utile…

AVVISO N.1

Intendiamoci, naturalmente sto parlando di nuovi progetti e nuove idee in fase di partenza.
Se hai lanciato un’iniziativa nel settore Fintech che è già in stato avanzato di sviluppo o è stata appena presentata sul mercato ma ha avuto un’accoglienza entusiasta, oltre 10.000 persone stanno utilizzando il servizio beta e sei alla ricerca dei primi Seed di finanziamento o del primo Round di serie A, beh, allora è logico che avrai bisogno di documentazione dettagliata per ottenere investimenti dai finanziatori.
Anzi, probabilmente il business plan come lo intendiamo solitamente non sarà sufficiente, ti verranno richieste integrazioni specifiche su determinate metriche, delle vere e proprie “due diligence”.
In questo post parliamo di idee di business in fase embrionale di sviluppo, senza nessuna certezza che vengano adottate dal mercato. Precisato questo possiamo procedere…

MJ DeMARCO

Lo scrittore e imprenditore americano MJ DeMarco, nel libro UNSCRIPTED, parla dell’inutilità del business plan per chi sta validando e lanciando un business. Non potrei essere più d’accordo con queste parole…
Vi leggo dei pezzi direttamente dal libro:
“Il Business Plan è il figlio illegittimo delle congetture e dei sogni, un accumulo di inoppugnabili variabili di mercato edulcorate per sembrare costanti. La verità è che, quando prendi tante incognite e le trasformi arbitrariamente in numeri, ottieni un’inutile mappa per il Paese delle Meraviglie.”

“Ehi, almeno hai dedicato sei settimane lavorando a quel raccoglitore carino che sta benissimo in fondo al tuo schedario. Ad ogni modo, un business plan è più una finta azione che un’esecuzione perché il mercato è una mente collettiva che ne rappresenta milioni. Nessuno può predire come reagirà questa collettività a un dato stimolo: la tua pubblicità, il tuo prodotto, l’uso del prodotto da parte dei tuoi clienti, il tuo servizio clienti, il tuo marchio, il tuo packaging, il tuo tutto! Questa collettività imprevedibile si prende gioco di chi tenta di prevederne le decisioni.”

OTTENERE FINANZIAMENTI

Sfaterei anche la credenza che il business plan sia indispensabile per ottenere i primi finanziamenti. Secondo te un’analista di un venture capital non aspetta altro di leggere avidamente tutti i tuoi dati presupponendo che sia reali?
Non penso proprio… Meglio delle chiare INFOGRAFICHE sul tuo business, sul mercato di riferimento, sui concorrenti e sulla tua differenza dirompente che dovrebbe ribaltare il tavolo dei giochi.
All’investitore deve arrivare questo messaggio, hai qualcosa da proporgli che non ha mai visto prima e che può impattare la vita di milioni di persone… sta cercando il nuovo Facebook, il prossimo unicorno, non vuole fare un ripasso di ragioneria.

I finanziatori si soffermano sull’originalità dell’idea e soprattutto sulla caratura del team dei founder, sulle loro esperienze passate e se hanno già dimostrato di saper realizzare qualcosa di interessante.
Idee buone ne nascono ogni giorno, saper implementare una corretta execution è a pannaggio di una ristretta élite di imprenditori.

AVVISO N.2

E siamo alla seconda avvertenza.
No, non sono un investitore. Anche se capisco possa sembrare strano perché sembra di essere circondati da imprenditori e investitori seriali. Escono ovunque! Io non lo sono, quindi grazie ma non mandarmi progetti da valutare.
Detto questo, mi è capitato nel corso della mia attività, di ricevere da parte di clienti e amici stretti, molti progetti e purtroppo anche business plan in fase di lancio. Mi chiedevano una valutazione e di cercare i punti deboli del piano.
Due sono le cose che faccio appena ho in mano il documento:
– Dimezzo il fatturato previsto
– Raddoppio i costi
Il business sta ancora in piedi? Bene, andiamo avanti nell’analisi…
L’attività genera una perdita anche a lungo termine? Meglio fermarsi subito che continuare a perderci tempo. Pensi che sia cattivo? No, in realtà sappi che sono un inguaribile ottimista…

LA PRIORITA’ E’ VALIDARE IL PROGETTO

Sempre DeMARCO scrive:
“Il tuo primo compito non è fare speculazioni su come potrebbe rispondere il mercato, ma affrontarlo (nel modo più economico possibile) e scoprirlo.”

Appena possibile crea un MVP, un “Minimum Viable Product”, ovvero un prototipo funzionante del tuo prodotto o della tua applicazione. Non dovrà essere perfetto, ma sarà sufficiente per attrarre i primi clienti (gli early adopter) e convalidare l’idea prima di dare inizio al ciclo di sviluppo del prodotto. Inoltre, i primi feedback che riceverai, saranno preziosi per il tuo team e potresti trovarti a cambiare anche radicalmente alcune funzionalità. Non innamorarti della tua idea, falla giudicare dal mercato.

ENTRA IN AZIONE E SII VELOCE

In un certo senso, lavorare per molto tempo, anche mesi a volte, dietro l’elaborazione di un business plan è un modo per nasconderti ed evitare di affrontare il mercato. Si, potrai dire di essere molto impegnato ma in realtà nessuno saprà della tua esistenza e di quella del tuo prodotto.
Devi sporcarti le mani ed entrare in azione, il marketing è uno sport di contatto. E devi farlo senza paura.
Concludo con l’ultima citazione di MJ DeMARCO che trovo fantastica:
“AZIONE significa punzecchiare quel gatto schizzinoso che è il mercato e vedere cosa succede. La maggior parte delle volte, il gatto ti ignora beatamente; a volte sentirai un miagolio; di rado, si avvera il sogno di tutti gli imprenditori: udirai il potente ruggito della domanda.”

TIP DI OGGI

Non tutte le idee sono vincenti, anche quelle che sembrano molto promettenti. A volte basta lasciarle decantare qualche settimana. Il tempo è galantuomo ma anche un giudice severo dei nostri progetti. Se quando riprenderai in mano la tua idea ti sembrerà ancora valida, allora vuol dire che è giunto il momento di iniziare a realizzarla. Inizia a parlarne in giro, non avere paura che ti rubino l’idea. Come già detto, viviamo in un mondo dove l’execution è più importante del concept.
Presta piuttosto attenzione alla velocità d’esecuzione. Spesso il giusto timing è uno dei fattori più importanti nella riuscita di un progetto. Ricordati che mentre tu sarai impegnato a redigere un dettagliato business plan, da qualche parte del mondo, un’altra persona starà già validando l’idea…

TI LASCIO LANCIANDOTI ANCHE UNA PROVOCAZIONE…

Forse starai pensando che ti sto invitando a non prestare attenzione ai conti. Non è affatto così! Anzi è proprio il contrario. Se passi settimane e mesi a compilare un business plan inizierai a credere ciecamente a quei dati con il rischio di iniziare a fare investimenti affrettati. Se invece validerai l’idea al minor costo possibile avrai la certezza di aver fatto il massimo per il tuo progetto.
Se il mercato apprezzerà avrai tutto il tempo per predisporre un piano per la conquista del mondo.
E ora la palla passa a te… Sei ancora sicuro che il Business Plan sia indispensabile?
Scrivimelo nei commenti…

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Gianluca Testa
Marketing Consultant
Founder 4incentive.it, 4contest.it, MemoBrand.it

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