{"id":280,"date":"2015-04-18T10:24:33","date_gmt":"2015-04-18T08:24:33","guid":{"rendered":"http:\/\/incrementovendite.com\/?p=280"},"modified":"2019-01-15T15:55:28","modified_gmt":"2019-01-15T14:55:28","slug":"principali-differenze-tra-concorsi-premio-e-operazioni-premio","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/incrementovendite.com\/principali-differenze-tra-concorsi-premio-e-operazioni-premio\/","title":{"rendered":"PRINCIPALI DIFFERENZE TRA CONCORSI A PREMIO e OPERAZIONI A PREMIO"},"content":{"rendered":"
<\/a><\/strong><\/p>\n Sempre pi\u00f9 spesso le aziende tendono ad avvicinarsi a promozioni ed operazioni incentive per incrementare le vendite e fidelizzare i canali distributivi.<\/p>\n Ma quali sono le differenze sostanziali di questi due tipi di iniziativa?<\/p>\n Presuppongono un orizzonte temporale pi\u00f9 ampio e necessitano di tempi pi\u00f9 lunghi per andare a regime e ottenere risultati apprezzabili.<\/p>\n Inoltre hanno la caratteristica del budget \u201caperto\u201d: una campagna incentive ha infatti una parte di costi fissa ed una variabile data dal numero di premi che verr\u00e0 erogato.<\/p>\n Pi\u00f9 un\u2019iniziativa avr\u00e0 successo \u00e8 pi\u00f9 il nostro budget crescer\u00e0; per contro avremo un aumento di fatturato e di utili e quindi questa situazione \u00e8 ampiamente auspicabile anche se pu\u00f2 creare qualche apprensione.<\/p>\n Come vediamo il fattore emotivo gioca un ruolo sempre pi\u00f9 importante nel far prendere decisioni all\u2019interno delle aziende ma non sempre contribuisce a scegliere la migliore opportunit\u00e0. Occorre tenere presente che ci sono comunque dei \u201csalvagenti\u201d per fare in modo che i costi non lievitino in maniera esponenziale. Ad esempio assegnando un target individuale ad ogni cliente (il fatturato dell\u2019anno precedente aumentato del 10%) ed elargire i premi solo ai clienti che hanno raggiunto l\u2019obiettivo. In questo modo avremo la certezza di consegnare regali solo in presenza di un aumento di fatturato e per questo chiamo questo tipo di iniziative operazioni che si \u201cautofinanziano\u201d.<\/p>\n Una campagna incentive permette anche di raggiungere altri scopi oltre all\u2019aumento generico delle vendite; si possono dividere i clienti in cluster ed assegnare un valore punti diverso secondo l\u2019area geografica e la relativa penetrazione commerciale che abbiamo in quella zona. Oppure possiamo decidere di favorire logiche di \u201cCross Selling\u201d dividendo il valore punto secondo le categorie di prodotto o servizi venduti dall\u2019azienda; cos\u00ec facendo avremo a disposizione uno sofisticato strumento per: 1) favorire le vendite delle linee di prodotto con maggiore redditivit\u00e0; 2) aiutare il lancio di un nuovo prodotto; 3) spingere le vendite di un prodotto stagionale anche fuori dai naturali periodi; 4) ridurre le scorte invendute in seguito ad un\u2019eccessiva produzione.<\/p>\n Dal punto di vista operativo le operazioni a premi hanno dei vantaggi indiscutibili anche in termini di creazione di relazione durevole con i partecipanti e permettono la creazione di data base altrimenti non disponibili; spesso capita di lanciare iniziative su commessi di negozi, banconisti\/addetti alle vendite di distributori o forza vendita di aziende terze che normalmente non rientrano nei dati in possesso dell\u2019azienda ma che, una volta acquisiti con i relativi consensi alla privacy, possono essere usati per iniziative di marketing mirate inviando e-mail ed SMS sulle novit\u00e0 commerciali, sulle promozioni in atto o anche solo su comunicazioni riguardanti la situazione punti accumulati nell\u2019iniziativa.<\/p>\n Credo comunque che il pi\u00f9 grande vantaggio di un\u2019operazione a premio nei confronti di un concorso sia che permette ad ogni partecipante di ottenere quanto effettivamente meritato. All\u2019impegno profuso nel favorire i prodotti o servizi dell\u2019azienda promotrice corrisponder\u00e0 la ricezione di un premio di valore direttamente proporzionale. Sempre parlando di premi, una campagna incentive propone solitamente al partecipante una gamma di premi sensibilmente pi\u00f9 ampia.<\/p>\n Per contro, in un concorso, il fattore fortuna potrebbe andare a premiare persone che sul campo hanno messo in atto un impegno minore e questo senso di incertezza potrebbe andare a pesare nella fase di iniziale di coinvolgimento dei partecipanti.<\/p>\n Come si pu\u00f2 intuire un\u2019operazione a premio, se condotta secondo gli ultimi standard di innovazione e supportata da un\u2019adeguata infrastruttura informatica, permette un\u2019elevata personalizzazione che porter\u00e0 benefici concreti e misurabili alle performance di vendita dell\u2019azienda che la promuove.<\/p>\n Per quanto riguarda le pratiche ministeriali, quelle per le operazioni a premio sono decisamente pi\u00f9 semplici e abbisognano di una ridotta garanzia in denaro (fidejussione del 20% dell\u2019importo totale sul valore dei premi che si conta verranno erogati).<\/p>\n Il pi\u00f9 grande vantaggio che pu\u00f2 far preferire ad una azienda il Concorso a Premi \u00e8 determinato dal fatto di poter conoscere l\u2019esatto ammontare del budget richiesto.<\/p>\n Prima ancora di scegliere una meccanica e di dare un aspetto di forte appeal al concorso, noi potremo scegliere il tipo di premi che verranno assegnati e la loro quantit\u00e0. Il costo finale dell\u2019iniziativa sar\u00e0 perci\u00f2 rispettato fino al singolo euro.<\/p>\n Un altro vantaggio \u00e8 dato dalla possibilit\u00e0 di proporre premi molto apprezzati dal pubblico che viene spinto in questo modo a partecipare. Quando la base dei partecipanti \u00e8 molto ampia, e c\u2019\u00e8 bisogno di contenere i costi, implementare un\u2019operazione a premi potrebbe rivelarsi difficoltosa perch\u00e9 si rischierebbe di distribuire premi di scarso valore e quindi poco incentivanti. Con il concorso si riesce invece a comunicare al mercato l\u2019iniziativa e dare uno strumento di vendita agli agenti impegnando comunque risorse minime rispetto a quanto viene percepito dal partecipante. Insomma, si pu\u00f2 riuscire a fare bella figura e portare a casa un risultato anche investendo relativamente poco.<\/p>\n Da considerare che l\u2019arco temporale di durata di un concorso \u00e8, salvo casi specifici diversi, inferiore rispetto alle operazioni (mediamente parliamo di iniziative attive da 1 a 4 mesi).<\/p>\n L\u2019elemento negativo \u00e8 che non c\u2019\u00e8 relazione tra l\u2019impegno profuso dai partecipanti (in termine di vendita\/acquisto del nostro prodotto o servizio) e le possibilit\u00e0 effettive di vincita. Infatti il fattore fortuna gioca un ruolo fondamentale e potrebbe portare alcune persone a desistere preventivamente dall\u2019aderire all\u2019iniziativa. Generalizzando credo che il concorso sia pi\u00f9 adatto alla vasta platea dei consumatori finali, mentre quando parliamo di canale distributivo i feedback dei nostri clienti ci confermano una netta preferenza verso un sistema che premi con maggiore certezza ed equit\u00e0.<\/p>\n Per quanto riguarda le pratiche ministeriali, nel caso del concorso sono pi\u00f9 complicate perch\u00e9 prevedono un piano operativo dettagliato, l\u2019intervento del notaio o del funzionario della camera di commercio e l\u2019importo della fidejussione andr\u00e0 a coprire il 100% del montepremi messo in palio.<\/p>\n Spero che questo post abbia fatto luce sulle principali differenze tra i due pilastri delle manifestazioni a premio: le operazioni a premio<\/strong> ed i concorsi a premio.<\/strong><\/p>\n Una scelta definitiva tra le due iniziative dovr\u00e0 essere comunque fatta analizzando nel dettaglio le proprie esigenze e tenendo soprattutto in considerazione:<\/p>\n Solo dopo aver considerato questi fattori saremo in grado di prendere la decisione migliore possibilmente coadiuvati da un consulente esperto del settore che sappia indicarci nello specifico le differenze in termini di costi\/benefici alle quali andremo incontro in ciascun caso.<\/p>\n<\/a>Gianluca Testa<\/p>\n\n
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